La tensione elettrica
Negli anni novanta, durante la controversia sulla presunta elettricità animale, Volta fu in grado di scoprire e misurare la tensione di contatto tra due metalli (il cosiddetto effetto Volta) utilizzando di preferenza un condensatore costituito da due dischi metallici, le cui facce adiacenti venivano entrambe isolate con un sottile strato di vernice.
Nella memoria “Osservazioni sulla capacità e sulla commozione de’ conduttori elettrici …“, accanto ai concetti di ‘capacità’ e di ‘quantità’ usa per la prima volta il concetto di tensione elettrica per rendere conto delle proprietà intensive dell’elettricità.
In elettrochimica si definisce il “potenziale Volta” come la differenza di potenziale elettrico tra due punti posizionati l’uno vicino alla superficie del primo metallo, l’altro vicino alla superficie del secondo metallo dove i due metalli elettricamente scarichi sono posti in contatto.
La scoperta del potenziale di contatto tra metalli è un contributo molto importante, infatti l’unità di misura della differenza di potenziale elettrico (il Volt) prende il nome da Alessandro Volta.