Scoperte e strumenti
Gli strumenti elettrici
Nel corso della sua vita Alessandro Volta ha avuto modo di intrattenere rapporti diretti ed epistolari con molti altri scienziati in varie parti d’Europa. Egli ripete e perfeziona i loro esperimenti, apportandovi contributi di grande originalità.
Fra gli strumenti tipicamente voltiani spiccano l’elettroforo perpetuo, che costituisce la prima macchina elettrostatica a induzione, l’elettroscopio condensatore, la cui grande sensibilità permetterà a Volta di rivelare i deboli fenomeni di elettrizzazione per contatto di metalli diversi, e l’elettrometro assoluto, che portò lo scienziato ad accurate misure della forza elettrica, anticipazioni dei risultati di Coulomb (1736-1806).
Gli studi sui gas
La fama di Volta è giustamente legata all’invenzione della pila, ma non bisogna dimenticare i suoi studi sui gas, anche perché nel corso di questi egli giunge alla scoperta della legge di dilatazione isobara dell’aria, estesa successivamente da Gay Lussac (1778-1850) a tutti i gas, e a importanti risultati sulla tensione di vapore.
Filosofo naturale e scienziato
Alessandro Volta fu forse il primo filosofo naturale che può essere considerato uno scienziato nell’accezione moderna del termine. Con lui si inaugura quella figura, ormai a noi così familiare, dello specialista, ossia dell’uomo di scienza che, affrancato da pregiudizi di natura metafisica, affronta lo studio dei fenomeni naturali inquadrandoli in una prospettiva in cui a contare e a essere decisivi sono essenzialmente due cose: una buona teoria esplicativa e una valida e inoppugnabile verifica sperimentale. Tanto nel successo quanto nell’insuccesso (si pensi alla mancata scoperta della sintesi e dell’elettrolisi dell’acqua) Volta ha incarnato e inaugurato questa importante e nuova figura di scienziato.