La lettera a Beccaria
Nel 1765, in una lettera al Beccaria, Volta crede di essere pervenuto a scoprire nella seta una proprietà ben singolare, non osservata da alcuno, consistente nella manifestazione di elettricità opposte ottenibile stropicciando fra loro due diversi idioelettrici, ovvero corpi che sembrano avere in sé elettricità originaria (o fluido elettrico nativo).
Qualche anno dopo, leggendo la Storia dell’elettricità del Priestley si vedrà obbligato a rinunciare a buona parte delle sue pretese scoperte.