Tempio voltiano | Como
Edificato nel centenario della morte (1927), fu inaugurato nel 1928 e donato dall’industriale comasco, Francesco Somaini, alla città di Como. È una costruzione di stile neoclassico, opera dell’architetto Federico Frigerio. In questo museo le scoperte e le invenzioni di Volta trovano la loro storia, rappresentata per mezzo degli apparecchi da lui inventati o congegnati, e degli strumenti da lui usati. La galleria del loggiato è riservata alla documentazione dell’opera scientifica, della vita e della fama del fisico comasco.Vi si possono ammirare ritratti, sculture, medaglie, oggetti personali, documenti, libri, riproduzioni fotografiche.
L’edificio – nelle parole del suo progettista, l’architetto Frigerio – “consta essenzialmente di un salone circolare di quasi 12 metri di diametro netti, coronato da una cupola a luce centrale, a guisa di Pantheon; il quale, col colonnato che lo recinge, occupa circa un terzo dell’area totale (…): area quadrata, sulle cui facce si delinea sempre lo stesso motivo, sia che l’ordine architettonico venga costituito da paraste – come nei fianchi, ed a tergo – sia che si protenda in un pronao a colonne coronato da timpano, come nella facciata volta a mezzodì, guardando chi arriva dalla città, e cioè nella sua più logica e naturale postura.
Una base altissima – di più di m 2.30 – trattata a forti bugnature porta il piano principale a tal livello da garantire l’incolumità delle raccolte e della parte abitata dal custode da ogni piena del lago (…) due scale ampie e comode ai lati del portico frontale condurranno i visitatori a livello del salone. L’ordine corinzio delle colonne della facciata e delle paraste dei fianchi e del tergo è interrotto nei fondi, orizzontalmente, da una fascia decorativa che segna quasi il piano ammezzato che divide in due parti, verticalmente, l’ambiente. Dall’alto attico o parapettata che corona tutt’attorno l’ordine unico della struttura si eleva la cupola centrale coperta a squame lanceolate di lucida ardesia”.