Villa di Campora
“In gioventù, la sua villa era Campora, e provetto gli piacque la meno solitaria dimora di Lazzate. A Campora volentierissimo si mescolava ai contadini sull’aja, nelle tinaje e sulle panche della rustica cucina. Indefesso agli studj ci perseverava ore ed ore, dimentico di cibo, di riposo; né sentiva le impressioni di caldo e di freddo, quantunque in altri tempi ne fosse geloso. Logico nella ricerca dei fatti, esatto fino allo scrupolo nel valutarli e paragonarli nelle più minute circostanze.”
Il brano da “La vita e l’opera del grande fisico” di Maurizio Monti, descrive il legame del Volta con la sua villa di Campora, a Camnago presso Como, «campagna distante solo un’oretta da Como, ma solitaria». Durante gli ultimi anni di vita Volta passava la maggior parte dell’anno a Como; in primavera si trasferiva a Campora (che egli aveva eletto a dimora favorita) e a metà dell’autunno a Lazzate.
La villa è poco distante dal tempietto, fatto erigere dai famigliari, in cui sono conservate le spoglie di Volta.