Torre Gattoni
La famiglia patrizia del Gattoni, nell’angolo interno delle mura, possedeva la propria casa. La torre entrò in possesso del Gattoni, destinato alla vita ecclesiastica, intorno al 1784 e in essa fu da lui ricavato un laboratorio utilizzato per i propri esperimenti. Il tirocinio scientifico sperimentale di Volta si compì nel gabinetto di fisica del Gattoni.
Fu sul tetto della propria casa che Giulio Cesare Gattoni, amico di Volta, inalberò il primo parafulmine di Como e forse d’Italia, ossia quella “stanga franckliniana” che anni dopo, di concerto con Volta, egli trapiantò in cima alla torre acquistata, per ottenerne maggior effetto.
Il buon amico poteva permettersi, con le sue risorse di procurarsi gli oggetti e le cose necessarie. Quando egli venne in possesso della torre, vi trasferì all’interno il suo attrezzato gabinetto di fisica e vi creò pure un museo di storia naturale: fatti apprezzatissimi, specialmente dagli stranieri transitanti – i colti turisti di allora, sempre attenti cercatori di cose singolari.