Lo stadio Sinigaglia
Como mancava di uno stadio e si decise di costruirlo proprio in occasione delle onoranze a Volta. I lavori cominciarono nell’ottobre del 1926 sul terreno donato dal podestà Baragiola e su progetto dell’architetto Giovanni Greppi di Milano. Lo stadio fu dotato di due piste, una ciclistica di 500 metri e una podistica di 450 metri che circondavano il campo per il calcio dl circa 7200 metri quadrati: la capienza totale era dl 6000 persone.
Nel luglio 1927 il presidente del CONI on. Lando Ferretti visitò lo stadio e pieno di ammirazione dichiarò: “Non credevo di vedere una cosa così divinamente bella. Meraviglioso lo stadio, meravigliosa la località. La città di Como compiendo quest’opera si è portata all’avanguardia delle città italiane nella magnifica rinascita di opere volute anche nel campo sportivo dal Duce e realizzate dal Fascismo”.
Lo stadio fu inaugurato Il 30 luglio del 1927. Fu dedicato a Giuseppe Sinigaglia (1884- 1916) volontario di guerra decorato al valore, morto sul San Michele da eroe. Aveva praticato diverse discipline, era stato atleta del remo, lottatore. podista. saltatore, lanciatore del disco nel Campo Garibaldi prospiciente il lago. dove ora sorge lo stadio
In esso si tennero le prime olimpiadi ciclistiche su pista, le olimpiadi di ginnastica e gare internazionali di calcio. Durante il mese di settembre furono indetti grandi spettacoli pirotecnici e furono assegnati quattro premi in denaro accompagnati da un diploma del Comitato Esecutivo Voltiano: primo premio lire 18.000, secondo lire 12.000, terzo lire 10.000, quarto lire 8.000.