Prima esposizione
Programmata originariamente per il 1895, 150° anniversario della nascita di Volta, l’Esposizione era dedicata, oltre che all’esposizione dei cimeli di Volta, all’industria elettrica internazionale, all’industria serica nazionale, alle Belle Arti, alla floricultura, all’artigianato mobiliero di Cantù, alle piccole imprese locali e a un’esposizione internazionale di macchine. Il progetto, nella sua parte architettonica e decorativa, era opera dell’architetto Eugenio Linati.
I padiglioni si estendevano per un lungo tratto dall’attuale piazza Cavour verso i giardini a lago e il “Campo Garibaldi”, a ridosso del Borgo Vico. La facciata principale era in stile impero (stile che richiamava l’epoca di Volta) ed era affiancata da due alte colonne riproducenti la sagoma della Pila (da una di queste era possibile salire fino a un belvedere dal quale si poteva godere di un’inedita vista della città). La superficie complessiva coperta dalle gallerie era di circa 15.000 metri quadrati. Accanto agli enti pubblici, parteciparono all’ingente impegno economico l’intera cittadinanza e una sottoscrizione nazionale. All’inaugurazione (20 maggio 1899) fu presente Umberto I.
In assenza di un catalogo delle Esposizioni, a questa funzione assolse egregiamente il periodico “Como e l’Esposizione Voltiana”, diretto dall’ingegner Enrico Musa e stampato nel corso del 1899 dalla Tipografia Cooperativa Comense