Laboratorio Gattoni | Como

Nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario dell’invenzione della pila il Centro di Cultura Scientifica “A. Volta” di Como ha progettato di ricostruire sotto forma di allestimento trasportabile il laboratorio dell’abate Gattoni, con lo scopo ultimo di farlo funzionare da centro didattico.

Il nuovo "Laboratorio Gattoni" in Galleria Vittorio Emanuele a Milano

Il nuovo "Laboratorio Gattoni" in Galleria Vittorio Emanuele a Milano

Il laboratorio, attraverso ricostruzioni fedeli di strumenti settecenteschi, introduce il visitatore al percorso sperimentale e speculativo seguito da Alessandro Volta nel corso della sua lunga attività scientifica.
Il visitatore, anche assistendo a esperimenti effettuati con gli strumenti presenti nel laboratorio, verrà posto nella condizione di comprendere alcuni dei fenomeni meccanici, acustici, ottici, termici, meteorologici ed elettrici studiati nel Settecento. Potrà quindi avvicinarsi alla sezione specifica su Volta ricercatore, dove ripercorrerà le principali tappe della sua avventura scientifica, con gli strumenti e i dispositivi più significativi da lui stesso realizzati. Infine arriverà alla pila, che, mentre da un lato rappresenta l’apice dell’attività scientifica di Volta, dall’altro costituisce il punto di partenza per la fisica e la chimica-fisica dall’Ottocento ad oggi.

Il nuovo "Laboratorio Gattoni" in Galleria Vittorio Emanuele a Milano

Il nuovo "Laboratorio Gattoni" in Galleria Vittorio Emanuele a Milano

Il laboratorio Gattoni è un tipico gabinetto di fisica della seconda metà del Settecento, modellato in parte sulla figura di Alessandro Volta e sulla sua attività di ricerca. In esso quindi si trovano gli strumenti più diffusi dell’epoca, suddivisi negli indirizzi di meccanica, pneumatica, suono, calorico, meteorologia, ottica, elettrostatica e magnetostatica. Si ritrovano inoltre alcuni tra i più significativi strumenti realizzati dal Volta e da lui sicuramente adoperati nel laboratorio del canonico Giulio Cesare Gattoni. Ciascun apparecchio è stato ricostruito adoperando per lo più (ad eccezione dell’avorio) materiali con i quali venivano eseguiti gli strumenti verso la fine del Settecento (legno, ottone, ferro, vetro, rame, …).

Interno del nuovo "Laboratorio Gattoni"

Interno del nuovo "Laboratorio Gattoni"

Gli strumenti avevano all’epoca lo scopo di riprodurre i fenomeni naturali e dl confermare i risultati della teoria, nel caso che questa fosse stabilita su solide basi. Oltre agli apparecchi più tradizionali della meccanica dei solidi e dei fluidi e dell’ottica geometrica (per esempio il banco ottico), che in parte provengono dalla scienza antica e medievale, nel Gabinetto Gattoni sono presenti gli strumenti più recenti, i termometri meteorologici e l’igrometro di Saussure, a segno dell’attualità degli studi di meteorologia, la macchina elettrostatica, gli elettroscopi e la bottiglia di Leida. che illustrano il nascente settore dell’elettricità.

Interno del nuovo "Laboratorio Gattoni"

Interno del nuovo "Laboratorio Gattoni"

Accanto ad essi i pochi strumenti voltiani mostrano il percorso dello scienziato comasco verso la rappresentazione e la misura delle grandezze elettriche (elettroforo, elettrometro a condensatore, elettrometro assoluto), nello sviluppo della teoria del contatto dei conduttori di prima e di seconda specie (pila a colonna, pila a corona di tazze), e la determinazione delle proprietà dei gas in funzione della temperatura (apparecchio per la dilatazione dei vapori).