Istituto Lombardo
L’Istituto Lombardo è stato creato da Napoleone Bonaparte su modello dell’Institut de France nel 1797 con il compito di “raccogliere” le scoperte, e perfezionare le arti e le scienze. La sede venne fissata a Bologna e il regolamento prevedeva 30 membri “pensionati” e 30 “onorari”, suddivisi in 3 sezioni; scienze fisiche e matematiche, scienze morali e politiche, letteratura e belle arti.
Il 6 novembre 1802 Bonaparte nominò i primi 31 membri, dei quali faceva parte Alessandro Volta. Il 24 maggio 1803 l’Istituto fu convocato la prima volta e il 15 gennaio 1804 si dava il Regolamento organico; il primo Presidente nominato a presiedere le sedute fu lo stesso Volta. Su richiesta della maggior parte dei membri, nel 1810 Napoleone dava all’Istituto il nuovo nome di Istituto di Scienze, Lettere ed Arti, e fissava la sede a Milano nel palazzo di Brera.
Alla caduta di Napoleone, l’Istituto passò dapprima al governo austriaco e poi (nel 1859) al governo italiano. L’Istituto funzionò, senza interruzioni, dalle origini; nel 1935 ebbe un nuovo statuto e una nuova amministrazione autonoma con il controllo del Ministero della Pubblica Istruzione (oggi, del Ministero per i Beni Culturali).
L’Istituto si compone di due classi: Scienze matematiche e naturali, Scienze morali. I componenti attualmente sono 304. Esso possiede un’importante Biblioteca (oltre 400.000 volumi) e un ricco archivio di carte manoscritte e documenti di alto rilievo, relativi a scienziati e letterati illustri. Di sommo pregio scientifico e storico è la amplissima raccolta di manoscritti di Volta. Dal 1959 la Biblioteca e gli Uffici si sono trasferiti a Palazzo Landriani.