Istituto Carducci

L’istituto Giosuè Carducci fu eretto, su progetto dell’architetto Cesare Mazzocchi, grazie alla generosa offerta di numerosi donatori e al contributo della popolazione. L’edificio, inaugurato il 20 settembre 1910, doveva ospitare l’Associazione “Pro Cultura popolare”, istituita il 18 agosto 1903 come ente teso a promuovere la cultura delle classi popolari. In esso, dunque, trovarono sede numerose iniziative dell’Associazione, in particolare la Scuola delle Massaie “Romualdo Borletti” con l’annesso Nido per bambini “Annetta Musa”, la scuola di cultura musicale “Primo e Carlo Marinoni”, la musicoteca “Maria Capranica” e soprattutto il “Museo Didattico Circolante Guido Casartelli”.

La facciata dell'Istututo Carducci

La facciata dell'Istututo Carducci

L’idea di costruire un “museo circolante” era sorta ispirandosi all’organizzazione del sistema di istruzione elvetico, in cui molti cantoni si erano dotati di musei scolastici. Lo scopo non era solo quello di fornire un efficace supporto didattico alle lezioni degli insegnanti, ma di creare una “circolazione” del materiale didattico tra le diverse scuole della città e della provincia, in modo da ottimizzare la fruizione della collezione del museo.

Nel settembre del 1927, in occasione delle Celebrazioni Voltiane organizzate nel 1° centenario della morte di Alessandro Volta, presso l’aula di Scienze Naturali dell’istituto Carducci veniva ospitato il Congresso Internazionale del Fisici, al quale parteciparono 12 vincitori di premi Nobel. Per ricordare l’evento eccezionale, sulle pareti già decorate con i medaglioni naturalistici del pittore Zambelli. vennero aggiunti l’anno successivo quattro medaglioni con i nomi degli scienziati membri del Congresso, provenienti da 14 nazioni diverse. L’ambiente è chiamato oggi “Sala dei Nobel”.

La Sala Casartelli (o “dei Nobel”) all’Istituto Carducci di Como

La Sala Casartelli (o “dei Nobel”) all’Istituto Carducci di Como

Oggi l’Associazione dell’istituto Carducci è ancora in attività con corsi di diversa natura, con cicli di conferenze e concerti, ma l’istituto è diventato sede della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi dell’Insubria.