Scienziati | Dispotismo

Gli scienziati nell'epoca dle dispotismo illuminato

Gli scienziati nell'epoca dle dispotismo illuminato

Georges-Louis Leclerc de Buffon, naturalista e scrittore francese (1707-1788).
Nominato nel 1739 intendente del Jardin du Roi a Parigi, in mezzo secolo di abile amministrazione lo ingrandì e arricchì notevolmente, scrivendo i 36 volumi della sua opera capitale. che lo rese celebre in tutta Europa (Histoire naturelle, 1749-1789).
Dal punto di vista teorico, si deve a Buffon una concezione unitaria della natura basata sull’esistenza di “molecole organiche” comuni nella struttura di tutti gli esseri viventi.
È inoltre considerato un precursore della teoria dell’evoluzione in quanto sostenitore della teoria che le specie vengono modificate dall’ambiente.

 

Charles-Augustin de Coulomb, fisico e ingegnere militare francese (1736-1806).
Formulò le leggi sull’attrito e quelle sulla torsione elastica dei fili.
Diede fondamentali contributi all’elettrologia, stabilendo in sette memorie, composte tra il I 785 e il 1789, la base sperimentale e teorica della magnetostatica e dell’elettrostatica.
Formulò la legge che porta il suo nome, la quale stabilisce che due cariche elettriche si attraggono (se hanno segno contrario) o si respingono (se dello stesso segno) con una forza direttamente proporzionale al loro prodotto e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.
L’applicazione più importante fu l’invenzione di una bilancia elettrostatica a torsione e di una bilancia magnetica.

 

Leonhard Euler, noto anche come Eulero. matematico svizzero (1707- 1783).
I suoi contributi spaziano dal calcolo, alla geometria, alla teoria dei numeri. Si dedicò inoltre alle applicazioni della matematica all’astronomia, alla meccanica newtoniana, all’ottica, nonché all’artiglieria, alla scienza navale e a molti altri problemi tecnici.
Fornì un consuntivo delle sue idee in filosofia della natura nelle Lettres  à une Princesse d’Allemagne degli anni 1760-62, che ebbero una enorme diffusione.
Esse imitano in forma popolare, una su basi scientifiche rigorose, i problemi fondamentali della fisica e della filosofia della natura del tempo: natura della luce, ipotesi dell’etere, attrazione delle masse, divisibilità all’infinito dei corpi, natura della materia, principio della minima azione, principio d’inerzia, i rapporti fra corpo e spirito e fra materia e coscienza. la sensazione e l’astrazione.

 

Benjamin Franklin, scienziato, inventore, uomo politico e letterato americano (1706-1790).
Lo studio dei fenomeni elettrici Io portò a tre importanti scoperte: quella del “potere delle punte”; quella secondo la quale l’elettricità é costituita da un unico ‘fluido” presente in qualsiasi corpo materiale e quella per cui il fulmine è una manifestazione elettrica.
Per dimostrare la natura elettrica del fulmine realizzò nel I 752 l’esperimento dell’aquilone, con il quale ottenne la conferma delle cariche elettrostatiche presenti nelle nubi temporalesche e giunse quindi, l’anno successivo, alla realizzazione del parafulmine.
Nel campo politico la sua opera ebbe grande importanza nella creazione degli Stati Uniti d’America.
Nel 1751 fu all’assemblea della Pennsylvania.
Preparò il documento della Dichiarazione d’indipendenza (1776).
Firmò nel 1783 il trattato di pace con l’Inghilterra.

 

Luigi Galvani, medico e naturalista italiano (1737- 1798).
Fu professore di anatomia all’Accademia delle Scienze (Istituto) di Bologna. I suoi lavori riguardano vari argomenti di carattere anatomico, fisiologico e di interesse ostetrico; ma egli soprattutto ricordato per gli studi di fisica e di elettrofisiologia che lo condussero alla scoperta della elettricità animale” e a impegnare una lunga polemica su questo argomento con Alessandro Volta.
Nel 1780, osservò per caso che un bisturi, avvicinato inavvertitamente ai nervi di una rana scuoiata, provocava violente contrazioni dei muscoli dell’animale e attribuì la causa del fenomeno a una particolare forma di elettricità animale.
Questa teoria, avversata dal Volta, dette origine a una violenta polemica tra i due. Al suo nome si collega una ricca terminologia relativa all’elettricità.

 

Antoine-Laurent Lavoisier, scienziato francese, considerato uno dei fondatori della chimica moderna (1743-1794).
Ricoprì diversi incarichi pubblici; durante la Rivoluzione Francese divenne membro della commissione di studio del nuovo sistema di pesi e misure; infine fu appaltatore generale dello Stato. Condannato a morte per questo motivo, fu ghigliottinato.
Nel 1772 confutava la teoria del flogisto, esponendo il principio della conservazione della massa e la legge di conservazione degli elementi. Chiari il fenomeno dell’ossidazione dei metalli a contatto dell’aria. Il nome attuale dell’ossigeno fu dato da Lavoisier nel 1779, in quanto “produttore d’acido”, avendo egli osservato la capacità dell’ossigeno di dare acidi per reazione con fosforo, zolfo, carbonio, ecc. Introdusse il concetto di “calorico” inteso come “il più sottile, il più elastico e il meno denso di tutti i fluidi”, con cui spiegò la diversità tra i tre stati fondamentali della materia (solido, liquido, gassoso).

 

Carl von Linné, latinamente Linneo. medico e naturalista svedese (1707-1778).
Propose il suo metodo di classificazione e nomenclatura del mondo naturale, basato sui generi e sulle specie.
E’ pertanto riconosciuto come il fondatore della moderna sistematica scientifica.
Classificò i vegetali in base ai caratteri morfologici degli organi riproduttori.
I criteri linneani svolsero un’azione positiva e chiarificatrice sulla sistemazione della biologia; così fu per la ben nota nomenclatura binomia degli organismi viventi, da lui introdotta, in cui un nome latino indica il genere, seguito da un aggettivo (pure latino) indicante la specie.
La sua opera fondamentale fu il Systema naturae (1735).

 

Lazzaro Spallanzani, naturalista, biologo e fisiologo italiano(1729-1799).
Professore di scienze naturali all’Università di Pavia, può essere considerato uno dei fondatori del la biologia moderna attraverso un impiego rigoroso del metodo sperimentale.
Nel 1765 dimostrò l’erroneità della teoria della generazione spontanea sostenuta, tra gli altri, da Buffon, e nel 1768 presentò le sue esperienze sulla rigenerazione di organi e membri amputati a vari animali.
Dimostrò che per la riproduzione è necessaria la fecondazione, lasciando il più preciso studio settecentesco sulla morfologia e biologia degli spermatozoi. Nel 1780, divulgò le sue esperienze sull’inseminazione artificiale.
Diede importanti contributi alla conoscenza dei meccanismi respiratori, circolatori e digestivi. Effettuò numerosi viaggi per ricerche di carattere geologico e di biologia marina.