Altre celebrazioni

1831 – Tempietto di Camnago
La prima iniziativa è la costruzione di un tempietto, fatto erigere dai famigliari in prossimità della villa di Campora, a Camnago presso Como, «campagna distante solo un’oretta da Como, ma solitaria», che egli aveva eletto negli ultimi anni a dimora favorita. Il tempietto, progettato in linee neoclassiche dall’architetto Melchiorre Nosetti, è decorato con statue che simboleggiano la Religione e la Scienza e con bassorilievi che illustrano le invenzioni dello scienziato: l’eudiometro, la pistola ad aria infiammabile, l’elettroforo, il condensatore e la Pila. Nell’interno vi fu collocata (15 marzo) una delle tre versioni del busto marmoreo eseguito da Giovanni Battista Comolli (1775-1831).

Tomba di Volta a Camnago, con i nuovi fanali a gas.

Tomba di Volta a Camnago, con i nuovi fanali a gas.

1838 – Monumento a Volta, piazza Volta, Como
A una settimana dalla morte dello scienziato, il 23 marzo 1827, la “Congregazione Municipale” di Como pubblicava un voto unanime per la creazione di un Monumento “al Sommo Volta”. Fu nominata un’apposita commissione, che tuttavia incontrò numerosi ostacoli, in parte naturali (un’epidemia di colera in città e una straordinaria esondazione che mise in ginocchio le finanze comunali) e in parte politiche (una certa ostilità dell’Austria a riconoscere pubblici onori a un pur grande personaggio che era stato “protetto” di Napoleone).
Il monumento fu inaugurato il 15 agosto 1838 con un’orazione di Francesco Mocchetti, allievo e successore di Volta nella cattedra di Fisica a Como, che già nel 1832 aveva donato al Liceo Volta il busto tuttora ivi collocato. Il monumento è opera di Pompeo Marchesi (1789-1858), allievo del Canova e professore a Brera. Il Volta vi è ritratto drappeggiato nella toga professorale, con il capo leggermente inclinato (com’era suo vezzo nell’età matura) e sorreggendo con la destra la Pila. Il basamento neoclassico è opera di Francesco Durelli. L’insieme è di rigorosa compostezza e solennità.

Monumeno a Volta (1838) di Pompeo Marchesi (1789-1858) nell’omonima piazza a Como

Monumeno a Volta (1838) di Pompeo Marchesi (1789-1858) nell’omonima piazza a Como

1864 – Sala volta, Istituto Lombardo
L’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, che ebbe il grande scienziato tra i suoi primi membri e come primo Presidente ha sin dall’inizio svolto un ruolo centrale per la raccolta, la conservazione e la valorizzazione delle memorie voltiane.
Nel 1864 venivano inaugurate nell’antica sede dell’Istituto, in Palazzo Brera, le Sale Voltiane destinate alla conservazione dei Cimeli scientifici acquistati con sottoscrizione nazionale dallo stesso Istituto. Nel 1959, con il trasferimento della presidenza e degli uffici nell’attiguo Palazzo Landriani, venne allestita una nuova e più ampia Sala Volta.

La Sala Volta a Palazzo Landriani, nuova sede dell'Istituto Lombardo

La Sala Volta a Palazzo Landriani, nuova sede dell'Istituto Lombardo

1878 – Centenario accademico di Volta, Pavia
Ricorrendo il Centenario della chiamata di Alessandro Volta a Professore di Fisica dell’Ateneo pavese (1878), quest’ultimo diede vita in particolare a due importanti iniziative, l’una di carattere scientifico, l’altra di natura celebrativa.

Lauree ad honorem
Per solennizzare la ricorrenza, l’Università di Pavia conferisce la laurea ad honorem per la fisica a due grandi scienziati che si sono distinti negli studi sull’elettricità e sul magnetismo fornendo sintesi teoriche fondamentali: Hermann von Helmholtz (1821-1894) e James Clark Maxwell (1831-1879), il cui Matter and motion (1877) viene pochi anni dopo (1881) pubblicato in edizione italiana a cura di Giovanni Cantoni, direttore dell’Istituto di fisica dell’Università di Pavia.

Monumento a Volta, Università di Pavia
Grazie alla generosità di un cittadino pavese, il cavalier Francesco Nocca, fu eretto nel cortile maggiore dell’Università (già “Portico Legale”) un monumento a Volta dominato dalla statua a figura intera di Volta realizzata dallo scultore Antonio Tantardini (1829-1879), discepolo di Pompeo Marchesi, che si ispirò per le fattezze dello scienziato all’esemplare del Comolli conservato nella tomba di Camnago.

Foto di gruppo dei Rettori delle Università europee – ai piedi della statua di Volta nel cortile omonimo dell’Università di Pavia – riuniti dal 3 al 5 giugno 1999

Foto di gruppo dei Rettori delle Università europee – ai piedi della statua di Volta nel cortile omonimo dell’Università di Pavia – riuniti dal 3 al 5 giugno 1999

1880 – Istituto – poi Dipartimento – di fisica “A. Volta”, Pavia
L’Istituto di Fisica sperimentale dell’Università di Pavia nasceva nel 1880, nell’Italia postunitaria, sotto la guida di Giovanni Cantoni, che ne fu direttore fino al 1893. L’Istituto era senza soluzione di continuità con il Gabinetto di Fisica, che era stato creato nel 1773 e diretto da Volta dal 1778 al 1804. Quando nel 1937 l’Istituto fu trasferito dal Palazzo centrale dell’Università nel cosiddetto Polo scientifico, non cambiò tuttavia nome, come ricorda la lapide «sedem non nomem numenque mutavit». Divenne successivamente Istituto di Fisica superiore, poi Istituto di Fisica generale, fino a trasformarsi, con l’istituzione dei dipartimenti universitari, in Dipartimento di Fisica “A. Volta”.

1918 – Primo volume dell’Edizione nazionale delle opere di Volta
Il ministro del Tesoro, il comasco Paolo Carcano, nel 1906, accogliendo il voto del convegno del Centenario della Pila, incarica l’Accademia dei Lincei e l’Istituto Lombardo di curare e dirigere l’edizione nazionale delle opere di Alessandro Volta. Viene costituita una commissione con il compito di raccogliere i materiali e pubblicarli. I sette volumi di Le opere di A. Volta vedono la luce tra il 1918 e il 1929 (Editore Ulrico Hoepli, Milano). A questi fanno seguito, sotto gli auspici dell’Istituto Lombardo e della Società Italiana di Fisica, i cinque volumi dell’Epistolario nel periodo 1949-1955, il volume di Aggiunte nel 1966 e infine i due volumi di Indici nel 1974-1976 (Editore Zanichelli, Bologna).

1930 – Fondazione “Alessandro Volta”, presso Accademia d’Italia, Roma
Istituita per indire convegni periodici su proposta delle due classi dell’Accademia (Scienze Fisiche e Scienze Morali), è stata dal 1944 annessa all’Accademia Nazionale dei Lincei. Il primo convegno, sulla Fisica Nucleare, si tenne nel 1931; ne seguirono due sull’Europa (1933) e altri undici fino al 1971, su temi che vanno dall’immunologia all’aviazione, alla matematica ai rapporti tra Oriente e Occidente nel Medioevo (1957 e 1969). Gli atti sono stati pubblicati dalla Fondazione in un’apposta collana.

1952 – Fondazione Francesco Somaini, Como
In omaggio alle volontà del donatore del Tempio Voltiano, la famiglia vi istituisce una Fondazione a lui intitolata con lo scopo di premiare e incoraggiare in Italia, nel nome di Alessandro Volta, gli studi di fisica. Viene così istituito il Premio triennale per la fisica Francesco Somaini – affermatosi come uno dei più prestigiosi riconoscimenti in Italia per personalità del mondo scientifico – che viene assegnato per il 1952 a Piero Caldirola. Il Premio è affiancato da borse di studio per ricercatori e studenti.

1982 – Centro di Cultura Scientifica “A. Volta”, Como
Una Convenzione tra la Camera di Commercio di Como, il Politecnico di Milano e le Università degli Studi di Milano e di Pavia dava vita a un Centro intitolato alla memoria di Alessandro Volta, le cui finalità – pur non concentrandosi sulla valorizzazione delle memorie voltiane – tuttavia si rifacevano alla tradizione scientifica della città e del territorio di Como, resa soprattutto gloriosa dalla figura del grande fisico. L’atto costitutivo, seguito nel 1983, e il riconoscimento regionale del 1984 davano al Centro solidità istituzionale quale Associazione senza scopo di lucro giuridicamente riconosciuta a supporto del territorio e delle Università lombarde per la promozione della cultura scientifica.

Logo del Centro di Cultura scientifica "Alessandro Volta"

Logo del Centro di Cultura scientifica "Alessandro Volta"

1991 – Bicentenario degli esperimenti voltiani
Per commemorare l’avvio degli esperimenti che avrebbero portato all’invenzione della Pila, la Duracell International Inc. pubblica il volume Omaggio alla Scienza, a cura di Riccardo Galli, con la collaborazione della Fondazione Francesco Somaini.

Copertina del volume per le celebrazioni del 1991 a Como

Copertina del volume per le celebrazioni del 1991 a Como